Andrea Gabbriellini

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Andrea Gabbriellini (Molina di Quosa, 1933) è un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Per l'arte interrompe a ventitré anni gli studi economici all'Università di Pisa e un anno dopo si sposa. Le necessità della famiglia lo costringono per vari anni a dividere la pittura con altri lavori. Ciò non gli impedisce di dipingere con efficacia: le sue opere ottengono primi premi unitamente a riconoscimenti di rilievo e presto l'artista toscano viene considerato da vari critici uno fra più significativi nel panorama dell'arte contemporanea. Pittore eclettico, autodidatta, lavora dal 1953 sulla ricerca linguistica svolgendo un'ampia opera che va dagli inizi figurativi alle più estreme conseguenze della anicocità attraverso complesse fasi raggruppate in "cicli" dai nomi suggestivi come: Esplorazioni, Solitudini, Giardini, Simboli, Andromeda, Crisi, Pagine, Living space, Barriere, Frantumazioni, Incantesimi, Spazi necessari, Barriere 2, Frantumazioni 2, Cartoni graffiati, Sculture dipinte, Spazi.

Negli anni cinquanta e sessanta fa la conoscenza a New York di alcuni protagonisti delle avanguardie americane e a Milano si confronta con i Nouveaux Realistes (Yves Klein in particolare che espone alla Galleria Apollinaire di Guido Le Noci in Brera, dove Gabbriellini esporrà molti anni dopo presentato da Gillo Dorfles, che battezzerà i suoi lavori su cartone povero "Cartoni graffiati"). Pur proteso verso ideali comuni ai grandi artisti d'Oltreoceano e d'Oltralpe, resta volutamente fuori dalle correnti e dalle tendenze prediligendo portare avanti isolato le proprie indagini nei suoi studi in Toscana.

Nel 1975, dopo la partecipazione alla Biennale di Barcellona, precipita in una lunga crisi, che aveva già dato le prime avvisaglie nel 1972 mentre partecipava al Panorama della Grafica Contemporanea al Museo Puskin di Mosca. Da essa si risolleva nel 1986, purificato dall'isolamento in cui si era ritirato dopo aver bruciato un gran numero di opere perché ne rifiutava il risultato.

Sono oltre 50 le personali tenute in gallerie, pinacoteche e musei di vari Paesi del mondo e numerosissime le partecipazioni a rassegne, fiere d'arte, expo, mostre e premi nazionali e internazionali. In Toscana gli sono state dedicate varie personali pubbliche. Tra le ultime: la città di Pisa a Palazzo Lanfranchi (1991), la città di Pontedera al Centro per l'Arte "O. Cirri" (2003), il Consiglio regionale della Toscana a Palazzo Panciatichi di Firenze (2004), la città di Lucca a Villa Bottini (2006), la Fondazione Piaggio al Museo Piaggio (2008).

Sue opere sono custodite in musei e pinacoteche pubbliche, si ricordano: Moderna Museet di Stoccolma, Museo Espanol de Arte Contemporaneo di Madrid, Musèe National d'Art Moderne di Parigi, Museum of Modern Art di New York, Museo d'Arte Moderna di Mosca, Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Galleria Comunale d'Arte Moderna di Jesi, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, Museo d'Arte Moderna di El Cairo, Galleria Civica d'Arte Moderna di Sassoferrato, Pinacoteca Carlo Servolini di Collesalvetti (Livorno), Galleria Civica d'Arte Moderna di Arezzo, Museo Nascosto della Provincia di Pisa, Pinacoteca del Consiglio della Regione Toscana di Firenze, Collezione della Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte dell'Università di Siena, ((Museo Raffaele De Grada)) di S. Gimignano (Siena).

((Catalogo Museo Piaggio- Edizioni Bandecchi&Vivaldi, Pontedera (Pisa) sett. 2008))